Game of Thrones – Recensione 5×09 – The Dance of Dragons

Una quinta stagione piena di sorprese a quanto pare, più che sorprese forse dovremmo parlare di momenti terribilmente scioccanti. L’episodio 5×09 ha da sempre il compito di lasciarci di stucco, amareggiati, spaventati, estasiati. Ha mantenuto la promessa anche quest’anno? I pareri sono contrastanti e questa non è una novità in quanto questa stagione è probabilmente la più controversa di sempre. I dibattiti e le discussioni fioccano un po’ in ogni dove ormai sin dal primo episodio. Mai come quest’anno abbiamo avuto fan infuriati, minacce di abbandono, riti satanici contro D&D e chi più ne ha più ne metta. Cosa ne penso io? Personalmente non sono particolarmente sconvolta dagli avvenimenti di questo episodio e lo considero anzi generalmente un po’ fiacco, niente a che vedere con le stagioni passate, il che è un gran peccato visto che il livello della stagione si era mantenuto finora piuttosto alto. Se non fosse stato per gli ultimi minuti l’avrei considerato il peggior episodio della stagione.

So che molti di voi sono ancora sconvolti da un evento in particolare e io stessa lo ritengo piuttosto intenso, ma non credo proprio che si avvicini in alcun modo a un certo matrimonio passato. Se l’intento era quello di farci arrabbiare e disperare, devo dire che purtroppo questa volta non ci sono riusciti poi così tanto, almeno per quanto riguarda la sottoscritta.

Dunque, cerchiamo di affrontare l’argomento con i dovuti approfondimenti; la situazione è molto complicata e brancoliamo ormai tutti nel buio. I personaggi in questione sono Stannis, Melisandre, Shireen, Selyse e Davos. La prima cosa con cui tutti dovremmo fare, inevitabilmente, i conti è la questione della fedeltà ai cari vecchi libri. Ammetto che io per prima, in altre circostanze, mi sarei scagliata contro lo show, tacciando D&D di character assassination ai danni del rigido Stannis Baratheon, ai miei occhi la sua scelta appare tutt’ora un pochino out of character, eppure chi siamo noi per giudicare di cosa una persona potrebbe davvero essere capace? Un personaggio può considerarsi riuscito proprio nel momento in cui riesce a sorprenderci costantemente, anche a deluderci in alcuni casi, proprio come potrebbe accadere con una persona reale. A supporto di questa tesi spuntano anche le dichiarazioni rilasciate da Martin stesso che ci rivela di aver sempre avuto intenzione di giungere a questo particolare sacrificio. Non posso dunque dire di essere stata delusa dalle scelte degli autori ma da quelle del personaggio senz’altro, il sentimento di rabbia generale era proprio ciò che la scena avrebbe dovuto suscitare in tutti noi. Come se fossimo stati traditi da qualcuno in cui nutrivamo profonda fiducia, certamente non sarà il personaggio preferito di tutti (non lo è neanche per me), ma se c’era qualcosa di cui potevamo essere sicuri era proprio il suo inflessibile senso di giustizia. A questo punto però non possiamo far altro che chiederci dove diavolo risieda il senso di giustizia di una persona capace di bruciare viva la sua unica figlia in nome di una guerra. Ciò che avevamo visto in questo personaggio non era altro che una facciata? Siamo stati ingannati sin dal primo momento e il suo onore d’acciaio nasconde forse una totale mancanza di scrupoli? Come al solito non me la sento di unirmi alle proteste generali che ultimamente si scatenano un po’ troppo spesso. A quanto pare il fandom di Game of Thrones è stato invaso da una mandria di moralisti stile associazione genitori preoccupati. Forse qualcuno deve essersi perso il momento in cui ha smesso di guardare Settimo Cielo per passare alla serie più cruda e violenta dell’intero palinsesto televisivo.

thinkofthechildren

Cambiare canale, no?

La questione potrebbe farsi ancora più complessa per quanto riguarda Melisandre, o probabilmente lo è soltanto per me visto che non mi riesce così facile odiare la sacerdotessa rossa. Se si tratta di puntare il dito il mio è rivolto direttamente a Stannis, per Melisandre credo che le cose siano un po’ diverse. Nessuno mette in dubbio la crudeltà del gesto, una bambina innocente, oddio povera sì, bla bla pianti vari bla. C’è da dire che però fino ad ora i sacrifici a R’hllor hanno sempre portato a dei vantaggi concreti, terribili certo, ma efficaci. La misteriosa bellezza di Asshai non si è mai presentata come una buona samaritana ma semplicemente come colei che avrebbe potuto condurre Stannis alla sua vittoria attraverso il potere del dio infuocato. Cosa potrei recriminarle quindi? L’aver ucciso una ragazzina che per lei non significava nulla per raggiungere lo scopo che persegue da una vita intera? Non è ovviamente un bel gesto ma abbiamo sempre saputo che la donna non si sarebbe fermata davanti e niente. C’è un punto di non ritorno che tutti sono o saranno costretti a oltrepassare in una direzione o nell’altra, forse è stato proprio questo per Melisandre. Non si tratta comunque di nulla di nuovo per gli standard della saga, non è certo la prima piccola innocente a soccombere a causa di una guerra che non le riguarda. Sto forse delirando? Probabile ma cosa ci volete fare? Bruciarmi? Ok too soon, perdonatemi.
Restano ancora altre pedine in gioco, Selyse Florent per esempio, chi avrebbe detto che l’unica a pentirsi di un tale gesto sarebbe stata proprio lei? Ecco un’altra svolta psicologica che non mi sarei aspettata, non è una madre del tutto snaturata, che sia possibile? Devo ammettere che ho apprezzato la sua reazione, l’ho trovata molto intensa e ben riuscita.

Per ultimo resta proprio Davos, colui che non ci lascia alcun ombra di dubbio, se fosse stato presente avrebbe fatto di tutto per impedire una tale mostruosità. Adesso resta da vedere quando verrà a conoscenza del misfatto e come questo influirà sul suo rapporto con Stannis, ho il presentimento che non accadrà tanto presto.

Non finirò mai di ripetermi ma se c’è qualcosa per cui dovremmo essere tutti indignati è lo squallido trattamento riservato alla rappresentazione di Dorne. Una cultura ricca di meravigliose sfaccettature trasformata in una sorta di intermezzo comico che dà asilo a personaggi alla deriva. La cosa che più mi fa soffrire è vedere un personaggio della portata di Jaime Lannister invischiato in un tale scempio, a questo punto ho davvero tanta difficoltà a individuare un suo possibile sviluppo futuro. A cosa ha portato questa sua spedizione? Quali sbocchi sono stati forniti al suo personaggio nell’intero arco della stagione? Ben pochi o meglio nessuno e stento a credere che l’obiettivo finale fosse davvero il ritorno di Myrcella accompagnata da questa specie di Jonas Martell.

jonas

Gli insulti per Bronn e le Serpi delle Sabbie li ho finiti da un pezzo, limitiamoci a stendere un velo pietoso. Ho completamente abbandonato l’idea delle guerrieri forti e determinate che mi aspettavo per non parlare dell’eterna delusione di non poter mai incontrare Arianne Martell…

Tralasciando, naturalmente, la scena finale credo che purtroppo non ci sia molto altro degno di nota in questo episodio ed è per questo motivo che non lo ritengo all’altezza dei precedenti. Potremmo soffermarci su Arya ovviamente che avrebbe meritato molto più spazio in questo episodio e anzi sono dell’idea che il suo arco si sarebbe anche potuto concludere con questo episodio per questa stagione. A quanto le si presenta la possibilità di spuntare un altro nome dalla sua famosa lista, Ser Meryn Trant, e possiamo tutti concordare che il mondo sarebbe un posto decisamente migliore senza questo losco figuro. Sono venuta a sapere che è una delle scene probabilmente più significative per il suo personaggio è stata tagliata dell’episodio, si tratta della scena in cui Arya recupera finalmente la sua amata spada, Needle, dimostrando così di non poter mai perdere del tutto la sua vera personalità. Resta ora il dubbio della bugia detta a Jaqen, che sia stata davvero in grado di ingannarlo?

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Ciò che ha veramente fatto la differenza tra la disfatta totale e un episodio degno di essere ricordato è stato tutto lo svolgimento della situazione di Meereen, una scena attesissima per lettori e non. Proprio come nello scorso episodio il tutto si è svolto in una straordinaria escalation finale raggiungendo un climax stupefacente! Posso addirittura azzardarmi a dire che ho trovato questa scena ancor più entusiasmante che nella versione cartacea, osservare il tutto dall’esterno e non soltanto dal punto di Daenerys ha reso la dinamica più attiva e coinvolgente. La presenza di Jorah e Tyrion è inoltre stato un plus molto gradito che ha aggiunto pathos allo scontro. Noto inoltre con piacere che Hizdahr zo Loraq ci lascia le penne prima del previsto, anzi dell’imprevisto. Meglio così, ero proprio stanca di andare a cercare la grafia del suo nome su wiki tutte le volte.
Ma LA SCENA, quella che va per forza scritta in caps lock, evidenziata e tutto il resto ci aspetta proprio alla fine. Lo stavamo solo aspettando, Drogon che ritorna in soccorso della madre e da questo momento in poi è tutto un po’ How to Train your Dragon e non ci capisco più niente! Vedo Hiccup, Sdentato poi Daenerys poi Drogon, Rapunzel perché le assomiglia o forse Elsa? No, non va bene con il ghiaccio, per quello abbiamo qualcun altro, scusate sono confusa e felice!
Plauso come sempre agli impeccabili effetti speciali, un Drogon meraviglioso e la scena del decollo è assolutamente perfetta. Non ho alcun tipo di critica, solo tanti brividi. BRAVI!

drogon

Pronti per il season finale? Io no.

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